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Realtà aumentata: tecnologia, applicazioni e marketing

Cos’è la realtà aumentata?

La Realtà Aumentata o Augmented Reality (AR) è un insieme di tecnologie hardware e software, usate prevalentemente su dispositivi mobili, che, attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale, implementa l’inserimento di oggetti tridimensionali all’interno della realtà in cui viviamo, permettendoci di percepirli con i nostri cinque sensi ed interagire con essi. È “aumentata” proprio perché amplifica l’ambiente circostante con la sovrapposizione, in tempo reale, di contenuti digitali, che possono essere oggetti, filmati, sensazioni tattili, olfattive e suoni.

La realtà aumentata si avvale dell’utilizzo di uno smartphone e/o tablet su cui è possibile scaricare un’applicazione o sistema AR e funziona inquadrando l’ambiente circostante attraverso la fotocamera. Il mondo reale di fronte a te rappresenta l’immagine di partenza, su cui vengono aggiunti i contenuti virtuali, quando il sistema tecnologico di riconoscimento cattura le immagini di riferimento, anche dette “marker”.

Le applicazioni della realtà aumentata

Oggi i mercati sono guidati sempre più dai bisogni e desideri dei consumatori. Le aziende si trovano, quindi, a dover affrontare sfide sempre maggiori per distinguersi all’interno del mercato, aumentare la propria base utenti e, allo stesso tempo, coinvolgere i propri clienti. A volte, però, dove non arriva il marketing arriva la tecnologia. La realtà aumentata viene utilizzata a livello industriale già da diversi anni nei settori più disparati ma è proprio nel marketing che può trovare la sua principale applicazione.

I grandi colossi della tecnologia si sono accorti del suo enorme potenziale già da alcuni anni. Il primo a prevederne il successo fu ovviamente Big G che nel 2012 diede l’avvio ad un progetto fallito ufficialmente nel 2016, Google Glass, occhiali smart che avrebbero permesso di fare ricerca, tradurre istantaneamente da più lingue ed effettuare chiamate. Ma è il 2017, con il lancio di ARKit di Apple (tecnologia attraverso cui gli sviluppatori iOS potevano creare esperienze AR per iPhone) seguito a ruota da Google con il suo ARCore, che segna la diffusione di questa tecnologia nel mondo del business, incentivando i brand, sia di piccole che grandi dimensioni, a farne uso. Altrettanto significativa è l’acquisizione da parte di Facebook nel 2014, con un investimento di oltre 2 milioni di dollari, di Oculus Rift, con l’obiettivo di modificare il formato degli annunci pubblicati sul social, rendendoli, tramite la realtà aumentata, più coinvolgenti per gli utenti.

La possibilità di aumentare l’engagement e la personalizzazione ad alti livelli fanno sì che realtà aumentata e marketing siano un’accoppiata vincente.

Con l’uso di questa tecnologia, infatti, i marketers possono attirare l’attenzione dei possibili clienti molto più facilmente rispetto ai metodi tradizionali, proprio perché l’AR permette di creare contenuti che i consumatori possono sperimentare attivamente attraverso un’esperienza diretta. Ma la vera novità che la realtà aumentata apporta a questo settore è la possibilità per gli utenti di “unlock the brand”, in quanto il consumatore scansionando l’oggetto selezionato (foto stampata, confezione, catalogo ecc.), sblocca il contenuto nascosto che compare in realtà aumentata sul dispositivo mobile, offrendo in questo modo una nuova esperienza d’acquisto.

Qualche dato

È stato stimato che la possibilità di conversione nella vendita di un prodotto è del 40% maggiore se un consumatore può visualizzarlo tramite l’AR prima di comprarlo. Così come il 63% degli utenti crede che la AR apporti un grande valore aggiunto alla sua esperienza d’acquisto: questo ci fa comprendere che il pubblico è ormai pronto a questa nuova tecnologia ed è giunto il momento di sfruttarla. I motivi che spingono gli utenti a preferire l’acquisto mediato dall’AR sono vari: in primis l’utente, interagendo con il modello digitale del prodotto che desidera, inizia a sviluppare un “senso di proprietà” dell’oggetto stesso; poi le esperienze AR immergono totalmente i consumatori nell’azienda ma in modo coinvolgente e divertente.

Secondo la società di analisi di mercato “Gartner”, la realtà aumentata raggiungerà una quota di mercato di 150 mila milioni di dollari nel 2020.  Sarà poi il nuovo “5G” a garantire che queste opportunità vengano colte in tutti i settori e a segnare una vera e propria svolta: permetterà infatti di effettuare i complessi calcoli necessari all’AR al di fuori del dispositivo ed in pratica renderà finalmente possibile indossare occhiali di realtà aumentata eleganti, sottili e leggeri, adatti all’utilizzo giornaliero costante, diventando così una potentissima tecnologia abilitante per infiniti campi di applicazione.

È stato stimato che la possibilità di conversione nella vendita di un prodotto aumenta del 40% se un consumatore può visualizzarlo tramite l’AR prima di comprarlo.

Realtà aumentata e strategie di marketing

L’AR marketing trova applicazione in una vastità di elementi. Infatti, la realtà aumentata può essere integrata in: siti web, grazie a browser compatibili come Chrome e Firefox, applicazioni mobile, banner adv di campagne display, bot di Facebook Messenger che supportano le funzionalità AR, social network, automobili ed, addirittura, fermate dell’autobus che trasformano l’attesa del trasporto pubblico in un’esperienza indimenticabile.

L’AR marketing prevede diverse modalità di utilizzo:

  • L’ AR di superficie è di certo la più utilizzata e consiste nel proiettare questa tecnologia su appositi schermi che reagiscono a specifiche azioni delle persone.
  • Poi troviamo la realtà aumentata per generazione di modelli e di contorni, in quanto vengono generati modelli virtuali decodificando un’immagine fornita dall’utente e sostituendola in tempo reale con la proiezione del modello stesso. Così, parti del corpo si fondono con elementi virtuali come accade per i filtri di social network come Snapchat ed Instagram. Questa modalità risulta molto redditizia per le piattaforme e-commerce: la riproduzione di oggetti digitali garantisce agli utenti un’esperienza “try before buy” con l’oggetto che desiderano, accrescendo notevolmente le vendite, in quanto diminuiscono sensibilmente i resi.
  • Infine, l’AR di posizione rappresenta, di certo, un’ulteriore modalità ampiamente utilizzata, poiché la geolocalizzazione fornita dagli smartphone fa sì che gli utenti ottengano informazioni georeferenziate e modelli 3D in tempo reale sul proprio dispositivo. In questo modo la realtà aumentata permette agli utenti di esplorare uno spazio. Dimostrando come l’AR si possa applicare a diverse tipologie di marketing non solo corporate ma anche di tipo istituzionale, educativo, sociale ecc, i musei, tra gli altri, possono trarne maggiore beneficio.

La strategia di marketing che più può beneficiare dell’AR di posizione, però, è il “local e proximity marketing”, in quanto puntando la fotocamera su un oggetto, l’app dello smartphone può informare l’utente su dove acquistarlo nelle zone limitrofe, incentivando gli utenti ad entrare nei punti vendita offline dei brand.

Importanti applicazioni possono esserci poi in ambito B2B. Un esempio è costituito dal fatto che l’AR può portare le riunioni virtuali che già si effettuano abitualmente, ad un altro livello: tramite l’AR si può simulare la presenza delle persone sedute al tavolo in sala riunioni. Così si accresce il livello di attenzione e coinvolgimento dei partecipanti, migliorando, come detto, la comunicazione ed in ultimo la produttività dell’azienda. Un altro esempio è rappresentato dall’applicazione della realtà aumentata alle presentazioni aziendali dei prodotti, rendendo la visualizzazione dei dati più coinvolgente, interessante e dinamica. In questo modo la realtà aumentata crea un ponte tra le aspettative del consumatore, sia esso azienda o singola persona e la soddisfazione del venditore o brand, data la realizzazione della vendita.

Ecco quindi i 10 vantaggi più importanti nell’integrazione della Realtà Aumentata alle strategie di marketing:

Innovazione, interesse e migliore conoscenza del brand, attraverso l’effetto WOW che la tecnologia genera.

Flessibilità e personalizzazione. La realtà aumentata ha infinite possibilità di personalizzazione e variazione delle campagne.

Targetizzazione migliore. Una personalizzazione accurata si traduce, spesso e volentieri, in una migliore targetizzazione dell’audience di riferimento.

Interattività. L’immagine digitale si fonde a quella reale secondo la volontà dell’utente, il quale può interagire cambiando l’immagine o giocandoci.

Migliore esperienza d’acquisto del cliente: la possibilità di recuperare informazioni in tempo reale e veloce e l’opportunità di vivere un’esperienza multisensoriale del prodotto o servizio desiderato.

Differenziazione dalla concorrenza. La realtà aumentata offre l’opportunità ai brand di distinguersi ed emergere sul mercato, creando un prodotto unico ed originale.

Maggiore penetrazione del mercato. La realtà aumentata è in grado di raggiungere milioni di persone in tutto il mondo, proprio perché è sufficiente possedere uno smartphone.

Per il mondo del retail, l’uso della AR nei negozi fisici si traduce in un risparmio di tempo e personale e nella possibilità di avere a disposizione l’intero catalogo.

Collezionare dati estrapolati dall’analisi dell’utilizzo del dispositivo da parte degli utenti. Per cui un’esperienza creativa può essere finalizzata a generare un ROI.

Migliore attenzione al cliente. Attraverso bot muniti di realtà aumentata, è possibile offrire al cliente un’assistenza migliore ed interattiva durante il suo “customer journey”.

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