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Google Ads, una piattaforma in continua evoluzione: vantaggi e potenzialità per grandi e piccole imprese

Google Ads: cos’è?

 

Google Ads, o come tanti ancora chiamano erroneamente Google Adwords, è una piattaforma di advertising rilasciata da Google oramai più di 20 anni fa, precisamente nel 2000: in questi due decenni il suo obiettivo non è cambiato ma la sua struttura e le sue funzionalità si sono evolute notevolmente, diventando uno strumento fondamentale per le agenzie, per chi fa digital marketing e, perché no, anche per le piccole imprese che vogliono provare ad approcciare un mezzo con del grande potenziale.

Google Ads nasce come piattaforma pubblicitaria pay-per-click (PPC) che offre agli inserzionisti diverse tipologie di campagne a seconda degli obiettivi che si vogliono raggiungere. Questi, infatti, sono la scelta primaria per aiutare l’inserzionista a definire il tipo di campagna da impostare: possono essere obiettivi di vendita, di lead oppure di notorietà del brand o copertura.

Una volta stabilito l’obiettivo viene definito il tipo o i tipi di campagna da attivare. La strategia migliore di solito è quella che fa lavorare in sinergia più tipologie di canali contemporaneamente per massimizzare i risultati. I principali tipi di campagne attualmente disponibili su Google Ads sono:

  • Campagne Search (annunci di testo)
  • Campagne Display (annunci immagine, banner)
  • Campagne Video (video ads su Youtube e siti terzi)
  • Campagne Shopping (visibilità su Google Shopping)
  • Campagne per App (per promuovere applicazioni)

 

I vantaggi di Google Ads

 

Chi fa pubblicità oggi sa che esistono tantissime piattaforme e canali per costruire una campagna di digital ads e spesso la scelta migliore per intercettare il proprio target è quella di andare a studiarlo il più a fondo possibile.

Il vantaggio principale di Google Ads è sicuramente quello di offrire un prodotto che, se usato correttamente e in sinergia con Google Analytics e Google Tag Manager, permette di creare delle campagne mirate sul target, in maniera molto più specifica di altri strumenti, monitorando puntualmente le conversioni e azioni sul sito web e costruendo nel tempo elenchi di remarketing sui quali andare a lavorare con annunci specifici. In sostanza Google Ads ci dà la possibilità di rendere un’attività o un brand visibile al nostro pubblico, attraverso l’uso di parole chiave scelte, la definizione di segmenti di pubblico, di posizionamenti e molto altro, il tutto con la possibilità costante di ottimizzazione e analisi dei dati.

Un altro vantaggio importante di questo strumento è la sua “scalabilità”: se una campagna di annunci Google sta convertendo bene, aumentando il budget, aumenteranno di conseguenza le conversioni e i risultati. Ciò rende Google Ads uno strumento accessibile anche a chi vuole iniziare con una spesa iniziale più bassa per una fase di test (3-6 mesi), per poi aumentare il budget con l’incremento dei risultati.

Infine riteniamo che Google ads sia una piattaforma estremamente flessibile.

Che tu abbia un negozio di prodotti artigianali locali e un piccolo shop online o un famoso brand di gioielli, Google Ads offre tantissime opzioni adattabili alle esigenze delle piccole e grandi aziende e modulabili in base al budget a disposizione.

Le campagne possono essere personalizzate sotto tantissimi punti di vista, lavorando anche molto sul territorio per le piccole realtà e su scala nazionale e internazionale per i grandi marchi.

 

Una piattaforma in continua evoluzione

 

Se è vero che dal suo esordio Google Ads ha sempre lo stesso obiettivo, è anche importante sottolineare che si tratta di una piattaforma in continuo cambiamento. Per conoscerlo e sfruttare al massimo le sue potenzialità, è fondamentale rimanere sempre aggiornati sulle ultime introduzioni e funzionalità.

Sicuramente negli ultimi anni il fil rouge di tutti i suoi cambiamenti ha visto uno spostamento della piattaforma pubblicitaria sempre più verso l’apprendimento automatico e l’automazione in generale, lasciando alla macchina la definizione di alcuni aspetti e all’utente tutta la parte più relativa allo studio del target, alla creatività e all’analisi della concorrenza e strategia. Oggi infatti, se lo si desidera, Google offre la possibilità di assemblare e selezionare automaticamente le creatività con miglior rendimento, tramite annunci adattabili della rete di ricerca, trovare più query di ricerca e soprattutto fare offerte automatiche con lo Smart Bidding.

Cosa è cambiato nel 2021

 

  1. Customer Match:

Una delle funzioni più interessanti tra quelle rilasciate nel corso del 2021 è quella di Customer Match. Questo servizio consente un merge interessante tra offline e online, dando la possibilità agli inserzionisti di utilizzare i propri dati relativi ai clienti offline per raggiungerli in rete con ads mirate sul loro pubblico e su target simili. Uno strumento sicuramente più utile per le medie grandi aziende che hanno una lista di dati dei clienti fidelizzati.

  1. Estensioni automatiche ed estensioni immagini per la Search:

Un altro campo nel quale sono state introdotte delle novità è quello delle estensioni annunci. Si tratta di funzioni aggiuntive all’annuncio stesso che permettono di visualizzare ulteriori informazioni sull’attività commerciale, ad esempio indirizzo, numero di telefono, valutazione negozio o altro. Nel 2021 Google ha implementato diverse estensioni automatiche e le estensioni di immagine anche per gli annunci Search: possono contribuire a raggiungere gli obiettivi di rendimento rafforzando il messaggio degli annunci di testo.

  1. Corrispondenza semplificata per la parole chiave

Anche il mondo delle parole chiave sta cambiando, con il passaggio al tipo di corrispondenza delle parole chiave semplificato. Nel febbraio 2021, infatti, Google ha annunciato la creazione di tipi di corrispondenza semplificati che permettono di raggiungere clienti più pertinenti indipendentemente da come viene posto il termine di ricerca. Inoltre, sempre dal 2021, il suo algoritmo prende in considerazione l’ordine delle parole riconoscendo quando questo è rilevante per l’intento dell’utente.

  1. Applicazione automatica dei consigli

Ultimo tra gli aggiornamenti più importanti del 2021, è la creazione del Centro di controllo dei consigli applicati automaticamente. Si tratta di un “pannello di controllo” che consente l’implementazione automatica dei suggerimenti della sezione “Consigli” (altra introduzione degli ultimi anni, che se usata in maniera corretta, permette di alzare il punteggio di ottimizzazione delle campagne e migliorarne il rendimento.) Con l’applicazione automatica, l’inserzionista può decidere di lasciare a Google il compito di applicare determinate modifiche ricorrenti come per esempio l’eliminazione di parole chiave ridondanti o la rotazione degli annunci.

 

Quali saranno le novità e tendenze per il 2022?

 

Sicuramente nel 2022 ci sarà la conferma del passaggio “dall’efficienza all’efficacia”. La piattaforma incentiverà sempre di più la qualità dei lead e le conversioni piuttosto che il quantitativo dei clic o delle impressions.

Altre novità potrebbero coinvolgere il mondo delle kewyords che, per quanto siano ancora il cuore pulsante della pubblicità PPC, la tendenza si sta gradualmente spostando verso l’automatismo e non si esclude che il loro ruolo potrà anche andare a scomparire nei prossimi anni. Il ritiro del modificatore di corrispondenza generica nel 2021 è stato l’inizio di questo percorso dove il focus verrà spostato più sul pubblico e sui suoi comportamenti di conversione, rispetto alla singola query di ricerca.

Questo fa eco al tema generale della necessità di conoscere sempre meglio il proprio pubblico: analizzare il modo in cui cerca informazioni, prodotti, sviluppare strategie nuove per intercettarlo.

Le persone saranno sempre più al centro del lavoro di digital strategy, sono infatti essi gli utenti che attivano gli annunci, fanno clic e convertono.

Altre novità più tecniche saranno l’abbandono a giugno del 2022 degli annunci di testo espansi, lasciando gli annunci adattabili come unico tipo nella campagne per la rete di ricerca e lo sviluppo ulteriore delle campagne Performance Max (attualmente in beta): un nuovo strumento per cercare di rispondere alle esigenze post lockdown e con l’obiettivo principale di ottenere il massimo rendimento da Google Ads offrendo una forte automazione ed utilizzo del machine learning e riunendo tutto lo spazio pubblicitario di Google in un’unica campagna.

Blue Lime: come lavoriamo con Google Ads, alcuni casi casi studio

Blue Lime utilizza da diversi anni Google Ads come strumento chiave delle sue strategie digital, continuando a formarsi in questo ambito e diventando agenzia Google Partner all’inizio del 2021.

Google Ads si inserisce nella maggior parte dei progetti di agenzia che prevedono l’adozione di campagne pubblicitarie, lavorando in sinergia non solo con gli altri strumenti della famiglia Google, (Analytics, Tag Manager, Google Trends in primis) ma soprattutto inserendosi in una pianificazione multi canale affianco a campagne social, campagne di remarketing e campagne offline.

Lo start dell’attività Google Ads parte sempre dall’analisi del mercato, dei competitor e soprattutto degli utenti: chi sono (dati demografici), dove vivono, quali sono i loro interessi o affinità, quali keyowrds usano. Una volta definito chi è il nostro pubblico si sceglie quale tipologia di campagna adottare anche prevedendo un’eventuale fase di test iniziale.

A questo punto entriamo nel tecnico del processo di creazione della campagne con strumenti di pianificazione delle keywords, per intercettare i maggiori volumi di ricerca, definizione di segmenti di pubblico, argomenti e posizionamenti da utilizzare (per Display e Video)

L’obiettivo finale è di ottenere il più alto livello di pertinenza tra quello che l’utente cerca e quello che viene visualizzato sul motore di ricerca con annunci sponsorizzati oppure di mostrare l’annuncio Display proprio ad un utente che da qualche settimana ricerca quel tipo di prodotto o ha visitato il sito di un determinato competitor. A questo si affiancano le campagne di remarketing create a supporto delle adv principali e con il fine di andare a intercettare gli utenti che in qualche modo avevano già interagito con il brand.

L’ultima fase non meno importante è quella di monitoraggio e ottimizzazione dei risultati con il fine di aumentare le conversioni a parità di costo. Questo processo viene personalizzato a seconda del tipo di campagna in corso, ma nella maggioranza dei casi prevede: pulizia parole chiave, analisi termini ricerca, operazioni per decremento del CPC e CPA, monitoraggio della concorrenza, rinnovo delle adv lato copy e creatività. Il monitoraggio è comunicato al cliente anche attraverso uno strumento di analisi importante: il report. Blue Lime fornisce ai suoi clienti un report dettagliato delle attività di campagna con i dati principali (spesa, conversioni, cpc, cpa ecc..) su base settimanale e un’analisi mensile completa con il dettaglio di tutte le attività in corso, l’analisi degli Analytics e le ottimizzazioni in corso.

 

Un progetto importante in questa direzione è stato quello per i RolliDays, evento culturale annuale della città di Genova che ogni anno attrae 40.000 visitatori nel centro storico della città. Per questo progetto è stata adottata una strategia di digital advertising che ha visto il lavoro coordinato tra i principali social network, Google Ads e YouTube.

La scelta della tipologie di campagne più performanti, l’ideazione delle creatività più adatte e la scelta dei contenuti più coinvolgenti da sponsorizzare, sono stati gli elementi su cui si è basata questa fase del lavoro che aveva come obiettivo la brand awareness, la copertura e le visite alla pagina di evento.

L’edizione di Ottobre ha ottenuto una copertura di 10.061.027 utenti unici, 132.177 clic alle pagine di evento sul sito Visitgenoa.it e 594.222 views dei video promozionali. L’attività di adv ha permesso di dare una grandissima visibilità alla landing page che dal 2012 ad oggi, risulta essere la pagina più visitata sul dominio visitgenoa.it.

Un altro caso studio interessante, appartenente ad un settore di mercato totalmente differente, è il lavoro realizzato per DonnaOro, brand che Blue Lime segue come agenzia dal 2018 e che ha accompagnato lato digital anche nella recente trasformazione in DonnaOro Jewels e DonnaOro Elements. Un marchio che aveva la necessità di comunicare la sua nuova identità, un visual rinnovato, senza però tradire i valori del marchio in cui si riconoscevano i clienti già fidelizzati. Da qui la strutturazione di un piano di campagne suddivise in branded e not branded e l’utilizzo di elenchi di remarketing per andare a raccontare il nuovo brand a chi già lo conosceva e per andare a intercettare una fetta di pubblico nuova, estremamente profilata e in target.

Infine citiamo un progetto al quale siamo molto legati, Ligurian Riviera: un brand che ha lo scopo di raccontare il nostro territorio, la Liguria, e per il quale Google Ads si è dimostrato un valido strumento di promozione e valorizzazione turistica. Un progetto esempio di come la pubblicità sulla piattaforma sia plasmabile secondo il contenuto e ci permetta di dare visibilità tanto ad un prodotto, quanto ad un servizio, e di rivolgersi sia al btob che al btoc. Il segreto è tutto nella costruzione del target: per Ligurian Riviera è stato fatto un lavoro preliminare di analisi per riuscire ad ottenere un disegno definito del pubblico da raggiungere: dati demografici, abitudini, interessi, siti web di interesse ecc…

In questo modo abbiamo potuto “conoscere” i nostri utenti e capire quali keywords avrebbero ricercato o su quali pagine web avrebbero navigato per cercare informazioni. Questo ha reso le campagne efficaci, mirate e con un engagement di qualità.

Il nostro lavoro è quello di guidare le aziende verso la strategia migliore per raggiungere gli obiettivi prefissati, sia che essi siano di branding, di vendita prodotto o di lead generation e Google Ads è un valido alleato che contribuisce in maniera significativa al successo dei progetti.

I NOSTRI PROGETTI CON GOOGLE ADS

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